Raccolta dei dati

Il concetto di cultura ha fondamenti molto ampi, che fanno riferimento, tra le molte possibili connessioni, alla libertà degli individui, all’innovazione, alla creatività, alla qualità della vita, ossia ad una gamma molto ampia di presupposti immateriali. In questi termini il concetto di sviluppo non è più legato ai soli fattori tangibili, ossia alla possibilità di valorizzare, ad esempio, le risorse artistiche architettoniche e paesaggistiche, ma anche a quelli intangibili. Questi presupposti sono stati alla base della fase di raccolta dati sul territorio regionale.
I dati raccolti sono organizzati per contenitori ed attività, i primi intesi come strutture materiali che contengono le varie attività, le seconde mappate solo se ritenute rilevanti e regolari e segnalate per tipologie. Tutti i dati raccolti sono stati inseriti in una maschera Access appositamente pensata per minimizzare, per quanto possibile, la distorsione soggettiva da parte del rilevatore, con delle regole definite sulla base di un’articolata riflessione metodologica.
Per contenitori si sono intesi così le forme di capitale fisico (perciò materiale) che contenessero al proprio interno una o più attività culturali, potendo segnalarle in tal caso come contenitori ‘pieni’ (considerati quindi come spazi con una funzione culturale attuale); in caso di rilevamento di contenitori potenziali per queste tipologie di attività, è stato comunque ritenuto utile tenerli in considerazione segnalandoli come ‘vuoti’. Per le attività, si sono prese in considerazione quelle attinenti alle varie forme di espressione culturale, che rappresentano, a differenza dei contenitori, quel capitale umano, sociale e simbolico proprio dell’economia dell’immateriale; le attività considerate hanno come requisito fondamentale una programmazione culturale attiva e su base regolare.

Ad ogni ambito territoriale è stato assegnato un numero di rilevatori, in quantità proporzionale alla grandezza dell’area, e cercando un criterio che facilitasse la ricerca; una volta delineati i gruppi ognuno si è organizzato per iniziare il lavoro.
In base alle norme di rilevazione è stata avviata l’attività di ricerca, dapprima attraverso uno screening preliminare su internet ed una serie di contatti con rappresentanti del settore tramite telefono e posta elettronica, ed in seguito recandosi personalmente negli uffici pubblici e privati, parlando direttamente con il personale adatto a fornire tutte le informazioni utili ai fini della ricerca.
Per ogni record della maschera di rilevazione, ogni rilevatore ha inserito un punto su una mappa digitale o cartacea . Il punto sul foglio della mappa e la sua corrispondenza con un contenitore o una attività nel foglio Access sono stati gli elementi fondamentali per la mappatura georeferenziata con GIS di tutte le attività e i contenitori rilevati.
Sono stati rilevati 2.042 contenitori e 2.507 attività, per un totale di 4.549 oggetti. Per questo dato occorrerà attendere i prossimi mesi per giungere al data base definitivo, una volta che saranno terminati gli incontri con gli stakeholder del territorio con i quali condividere i dati rilevati ed eventualmente aggiungere quelli che verranno ritenuti mancanti e necessari.

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Data ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2012