Software per la rilevazione edifici di interesse strategico e opere infrastrutturali.

Con Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 20 marzo 2003, n° 3274, pubblicata sul Suppl. Ord. n° 72 della Gazzetta Ufficiale dell’8 maggio 2003 n° 105, sono stati approvati:

  • i “Criteri per l’individuazione delle zone sismiche – individuazione, formazione e aggiornamento degli elenchi nelle medesime zone”
  • le “Norme tecniche per il progetto, la valutazione e l’adeguamento sismico degli edifici”
  • le “Norme tecniche per il progetto sismico delle opere di fondazione e sostegno dei terreni”.

La predetta Ordinanza e la successiva direttiva regionale, contenuta nella deliberazione del Consiglio Regionale 3 dicembre 2003, n. 67, (allegato II “procedura transitoria” al punto g)), prevedono altresì l’obbligo della verifica, da effettuarsi a cura dei rispettivi proprietari, sia degli edifici a carattere strategico e delle opere infrastrutturali la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile, sia degli edifici e delle opere infrastrutturali che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso.
Tali verifiche devono essere effettuate entro cinque anni dalla data di adozione dell’Ordinanza e riguardare in via prioritaria edifici ed opere ubicate nelle zone sismiche 1 e 2, come definite nell’Ordinanza e nella Direttiva sopra citata.
Sempre con riferimento all’Ordinanza, il comma 4 dell’art. 2, dispone che il Dipartimento per la Protezione Civile e le Regioni provvedano per quanto di competenza, ad elaborare, sulla base delle risorse finanziarie disponibili, il programma temporale delle verifiche, ad individuare le tipologie degli edifici e delle opere che presentano le caratteristiche di cui al comma 3 ed a fornire ai soggetti competenti le necessarie indicazioni per le relative verifiche tecniche, che dovranno stabilire il livello di adeguatezza di ciascuno di essi rispetto a quanto previsto dalle norme.
Il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, con successivo Decreto in data 21 ottobre 2003, n. 3685, ha indicato in due elenchi allegati al provvedimento gli edifici e le infrastrutture di competenza statale di cui al comma 3 dell’art. 2 dell’ordinanza, e le indicazioni necessarie per le relativa verifiche tecniche.
Con Deliberazione della Giunta Regionale in data 28 novembre 2003, n. 3645, pubblicata sul B.U.R. n. 6 del 13 gennaio 2004, in ottemperanza alle prescrizioni dell’Ordinanza Presidenziale summenzionata, sono state individuate le categorie di edifici, ricadenti nel territorio regionale, di interesse strategico e le opere infrastrutturali di rilievo fondamentale per la Protezione Civile e quelle che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso (art.2 comma 3 Ord.P.C.M. 3274/03).
Nell’ambito dello stesso provvedimento sono state approvate le modalità di attuazione dei relativi accertamenti strutturali, da attuarsi in armonia con le analoghe verifiche disposte dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile, con il predetto decreto 3685/2003, secondo le modalità indicate dalla Commissione Grandi Rischi nella seduta del 30 luglio 2003.
Il 9 marzo u.s., la Conferenza Regione-Autonomie Locali, sentita ai sensi dell’art. 12 della L.R. 3 giugno 1997, n. 20, ha espresso il proprio assenso al conferimento alle Amministrazioni comunali del censimento del patrimonio immobiliare di cui trattasi, nell’ambito del territorio di propria competenza, previsto nella citata delibera 3645/2003.
In relazione a tali disposizioni si può procedere alle verifiche cosiddette “di livello zero”, consistenti nell’individuazione degli edifici e delle infrastrutture soggette a verifica sismica che, con riguardo alla competenza e alla conoscenza del territorio, è affidata alle Amministrazioni comunali, tenuto anche conto delle responsabilità poste in capo al Sindaco in materia di Protezione Civile.
La quantificazione e qualificazione dei manufatti soggetti a verifica, presenti nel territorio regionale, consentirà di definire il fabbisogno finanziario per le verifiche in attuazione dell’art.2, comma 3, dell’Ordinanza, secondo le disposizioni di cui alla citata D.G.R. n. 3645/2003.
Alla luce delle risorse finanziarie disponibili e del patrimonio immobiliare da verificare, verranno definite con successivo provvedimento le priorità ed i programmi di verifica da effettuarsi entro l’8 maggio 2008 disponendone l’esecuzione prioritaria per le opere ubicate nella zona 2, a più elevato rischio sismico per quanto riguarda il territorio della Regione Veneto. 

Per quanto sopra, al fine di agevolare l’attività delle Amministrazioni comunali, sono a disposizione, nel sito Internet della Regione del Veneto – U.O. Lavori Pubblici, specifico software per il censimento delle strutture e le modalità di trasmissione dei dati.

Scarica il software  (Formato database MDB) - Versione 2022 (V.1)

Utilizzare il software solo dopo averlo estratto dal file ZIP ed attivato le Macro di Access per il corretto funzionamento delle automazioni presenti. 
Al termine dell'inserimento dei dati è sufficiente eseguire la procedura 'Prepara files per l'invio', verrano salvati due files *.TXT nella cartella C:/SISMICA del proprio PC. Detti files dovranno essere inviati con e-mail a sismica@regione.veneto.it e darne conferma di avvenuto invio con mail PEC all'indirizzo LLPPedilizia@pec.regione.veneto.it


Data ultimo aggiornamento: 21 settembre 2022