N. 9/2009 
Le città nei PVS:sviluppo e inclusione sociale

 

"Non lontano da te c'è una città straordinaria, ricca di fascino, di spiagge meravigliose, di hotel da sogno e di architetture sorprendenti. Emirates ti porta a Dubai dove attività acquatiche, campi da golf e serate da star ti aspettano. Benvenuto a Dubai. Lasciati conquistare". Così la pubblicità di una nota compagnia aerea. KAEC-King Abdoullah Economic City progettata per essere, entro dieci anni, la città più tecnologica del mondo: interamente cablata con connessioni da 1 Giga, sorvegliata 24 ore su 24 da webcam che effettueranno scansioni facciali in tempo reale, dotata di scanner per il rilevamento di esplosivi e di tecnologie Gps per localizzare i bambini. Città dall'architettura futuribile.
Tra Africa e Medio oriente si moltiplicano, peraltro, i progetti di nuovi insediamenti urbani a vocazione tecnologica ed energetica: Aktau, affacciata sul Mar Caspio, in Kazakhistan; Lusail, a nord di Doha, in Qatar; Energy City Libya, prossima al mare a 70 km da Tripoli; Lagos Energy City, situata a Badagry Town in Nigeria.
Non si devono dimenticare, tuttavia, esperienze come quella di Korogocho, slum della periferia di Nairobi, che con circa 180.000 abitanti è la quarta baraccopoli più popolosa del Kenia. "Korogocho", in kikuyu, significa "confusione", ma al suo interno è "ordinata" in villaggi che solitamente attestano l'appartenenza etnica e gravitano, in una situazione di gravissima crisi e degrado, sociali ed ambientali, intorno alla discarica di Dandora. Un progetto di rilocazione della discarica, avviato con l'interessamento delle autorità italiane, è in seguito naufragato per un sospetto di corruzione nella gestione degli appalti. Korogocho è un caso emblematico. Le previsioni al 2020, stimano in ben oltre il miliardo di unità gli abitanti delle baraccopoli nel mondo.
Nel 2008 si verifica la svolta storica. A livello mondiale, si passa da una residenzialità a prevalenza rurale ad una a prevalenza urbana. E l'assetto e la gestione delle città, oggi ed in prospettiva, debbono misurarsi sulla base di vision e mission comprese tra i casi estremi sopra richiamati, alla ricerca di compatibilità possibili e, proprio nei Paesi in Via di Sviluppo, alla ricerca di una "vivibilità" umana anche se la città, come ci ricorda Balbo, è irregolare, in-servita, informale.

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Data ultimo aggiornamento: 14 novembre 2019