Gli incendi

 

Dal dopoguerra ad oggi il miglioramento delle condizioni di vita, innescato dal boom economico, ha portato ad un progressivo abbandono di molte attività agricole e selvicolturali in zone marginali, sia montane che collinari.
Tale fenomeno ha consentito alla vegetazione naturale di avviare la riconquista di molti habitat, in precedenza sfruttati per il pascolo o per lo sfalcio, con il progressivo sviluppo di un nuovo strato arbustivo e arboreo, a cominciare dalle specie più rustiche e preparatorie per arrivare in un futuro non lontano all’insediamento di un vero e proprio bosco adeguatamente strutturato.
D’altro canto nei boschi già esistenti, non più sottoposti a regolari utilizzazioni, si assiste all’aumentare della massa legnosa, con conseguente aumento dei fenomeni di disseccamento e morìa tipici delle formazioni troppo dense.
Tutte queste dinamiche hanno portato sostanzialmente ad una conseguenza univoca: l’aumento nell’ambiente di materiale vegetale secco che costituisce il potenziale combustibile per lo sviluppo degli incendi boschivi. La grande quantità di massa secca facilmente infiammabile può poi costituire l’elemento di propagazione alle piante ancora verdi, determinando la distruzione totale del bosco.
Contemporaneamente nello stesso periodo, dato l’aumentato benessere e anche tempo libero, si è assistito ad un fenomeno di segno opposto, ossia la maggiore fruizione dell’ambiente a scopo turistico e ricreazionale. Questo ha incrementato la presenza antropica nei boschi, con aumento anche delle possibilità di incendio causati dall’uomo, non solo per cause dolose ma anche colpose ossia dovute a incuria e disattenzione.
Nonostante ciò negli ultimi vent’anni nel Veneto si è osservata una tendenza alla diminuzione sia del numero di incendi boschivi che della superficie bruciata. Nel primo caso un sensibile contributo è stato dato da una maggiore consapevolezza e rispetto ambientale da parte della popolazione, sempre più attenta a non provocare accidentalmente incendi boschivi, accompagnato da una diminuzione dell'abitudine di bruciare residui agricoli e prati incolti.
Per quanto riguarda invece la diminuzione della superficie bruciata, si può affermare che ciò è in buona parte dovuto al continuo aumento dell'efficienza del sistema Antincendio Boschivo (AIB)  Veneto, in quanto un intervento rapido ed efficace riesce a ridurre fortemente le superfici bruciate a causa di incendi boschivi.
A partire dal 2004 la superficie bruciata si è attestata sempre su valori particolarmente bassi nonostante il numero di incendi abbia raggiunto valori di poco inferiori al decennio precedente. Unico elemento di disturbo sono state alcune annate particolarmente siccitose (2003, 2009, 2012) che hanno determinato un temporaneo aumento del fenomeno, benché in misura meno marcata rispetto ai decenni precedenti.

 

grafico incendi 1981-2020

statistiche incendi 1990-2010



Data ultimo aggiornamento: 12 marzo 2021